Sunday 3 January 2010

festa della befana

Tra pochi giorni (6 gennaio) é la festa della Befana: quali sono le sue origini?

Il periodo natalizio é in un momento dell’anno ricco di rituali e usanze legati alla terra, all’inizio del nuovo raccolto e all’idea di avere fortuna e prosperità nell’anno nuovo.

Gli antichi Romani celebravano l'inizio d'anno con feste in onore al dio Giano e alla dea Strenia: ci si scambiavano auguri e doni in forma di statuette d'argilla o di bronzo e perfino d'oro e d'argento, mentre i bambini li ricevevano (di solito di pasta dolce) in forma di bamboline e animaletti.

Per quanto riguarda la Befana, inizialmente (e si parla ancora del periodo romano politeista) la popolazione venerava Diana, la dea della caccia e della fecondità che nelle notti che precedevano l’inizio della nuova semina si diceva passasse, con un gruppo di donne, sopra i campi per renderli fertili .

Col passare dei secoli , inizia l'influenza cristiana; siamo in un medioevo fatto di persecuzioni alle streghe e di forte fervore religioso. Ed è qui che avviene un primo incontro di culture: la bella Diana diviene una brutta donna e i riti dei falò (si bruciava il vecchio per dare spazio al nuovo) diventano dei veri e propri roghi della vecchia, dove una simbolica strega viene messa sopra questi roghi.

Questo rito è stato poi abbracciato dalla chiesa. Si dice che i Re Magi in viaggio per Betlemme avessero chiesto informazioni sulla strada ad una vecchia, e che avessero insistito perché lei andasse con loro a portare i doni al salvatore. La vecchia rifiutò, ma poco dopo, pentita, preparò un cestino di dolci e si mise in cerca dei Magi e del bambino Gesù.

Non trovandoli bussò ad ogni porta e diede dolci ai bambini sperando di potersi così far perdonare. La Befana divente quindi una specie di strega, vestita di stracci, brutta e che vola sopra i tetti con una scopa, ed ha quindi un lato perfido che la rende un personaggio estremamente affascinante. Se infatti molti altri benefattori come Babbo Natale o San Nicola portano doni a tutti, la Befana porta dei regali modesti e tanto carbone a chi non è stato buono.

Se San Nicola è un santo protettore, e Babbo Natale un paffuto nonnino che accontenta tutti i bambini, la Befana è invece la sostanza femminile pagana di una lunga tradizione contadina.
Non porta soldi, e non ha neppure un gruppo di elfi artigiani per fare regali, la Befana tradizionale porta arance, noci, piccoli dolci casalinghi e carbone, ultimamente zuccherato ma comunque carbone, e ci ricorda che dopo le feste si torna a lavorare per i frutti del terreno.

Non è un caso l’usanza di dire “l’epifania tutte le feste porta via”. Perché è proprio dopo il sei Gennaio che il contadino ricominciava con la nuova semina, che si riprendevano i fervori casalinghi per dar vita ad un nuovo, e si sperava, prosperoso raccolto.

La Befana è un personaggio molto inserito nella cultura italiana ma questa leggenda si trova anche nelle tradizioni precristiane olandesi o tedesche.

E così dai tedeschi del nord troviamo Frau Holle che nella Germania del sud, diventa Frau Berchta. Entrambe queste "Signore" portano in sé il bene e il male: sono gentili, benevole, sono le dee della vegetazione e della fertilità, le protettrici delle filatrici, ma nello stesso tempo si dimostrano cattive e spietate contro chi fa del male o è prepotente e violento. Si spostano volando o su una scopa o su un carro, seguite dalle "signore della notte", le maghe e le streghe e le anime dei non battezzati.

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